1. |
MANUALI E MODI D'USO
03:22
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Leggevo lettere d'addio
biglietti per gli auguri e libri sull'amore
e dopo anni tra le lettere
mi riscoprivo in diverse volontà
alimentate nel passato
da troppe congetture
corrispondenti al giorno d'oggi
con ciò che non credevo fosse volontà.
Leggevo frasi di un autore
prose da manuale
scritte in ospedale
e rileggevo a piedi scalzi
dentro i miei cassetti teoremi di vita.
E adesso piove sull'inchiostro
costringo dentro l'acqua il mio corpo a scolorire
e come macchie sopra un foglio
anonimi d'autore senza un nome
incrocio frasi sopra frasi
lettere e parole, strisce di rancore
china consegnata alla coscienza.
Hai scritto lettere d'addio
manuali e modi d'uso sull'odio e sull'amore
e rileggendoti negli anni
corrispondevo col mio flusso di coscienza.
Mi hai scritto lettere d'addio
manuali e modi d'uso sull'odio e sull'amore
e rileggendoti negli anni
corrispondevo nel silenzio.
E adesso sposti quelle carte
le congeli con la mano
e torni indietro nei pensieri
li consideri più neri.
Alimentando le tempeste
sono solo giorni scuri
sono i nostri visi bui
sono sempre giorni scuri.
Hai scritto lettere d'addio
manuali e modi d'uso sull'odio e sull'amore
io ti rileggo dopo anni
e corrispondo adesso.
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2. |
CODICI
03:03
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Codice cifrato
idioma articolato
ma mi hai seguito
ho speso il passato
a non essere capito.
Ho incrociato il tuo profilo
le labbra accese
e rischio il tuo fiato addosso.
Io giuro, lo giuro
che non m'importa niente
se vengo giudicato.
Codici non ne ho
Regolamento dichiarato
un esigenza di un limite
il mio linguaggio non è criptato
non ho bisogno di limite.
Giudizio critico
messaggio scomodo
confonde tutto.
Non hai lo stomaco
mantieni il panico
hai gestito il flusso
hai pensato a tutti i tuoi inutili confini,
Io giuro, lo giuro
non mi trattiene niente
sono più cinico
diffondo il panico.
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3. |
BOOM
02:38
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4. |
SENZA FIATO
03:13
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Senza fiato ad aspettare
è una vita che stai male
non t'importa lei chi è
se ti giudica e perché
sali e scendi dalle scale.
E' una vita che stai male
non riesci più a scappare
non t'importa lei chi è.
Sembra vita ma è una novità
La memoria dei vostri giorni
Non t'importa di scappare
senza fiato ad aspettare
lei ti giudica, perché?
Non riesci a stare male
se ti giudica stai male
senza fiato lei chi è?
Sembra vita, splendida e meravigliosa
ma è solo una fottutissima novità.
La memoria dei vostri giorni
è il terrore di rimanere senza fiato
Soli e senza.
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5. |
POST
03:06
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Ti ricordi quando è finito il mondo?
Spiegami perché non mi sono accorto di niente.
Mi risveglio che era già finito il mondo
dentro un nuovo giorno
sotto il fuoco di sempre.
Resta senza il mio ricordo
la fine che ci strisciava addosso.
La mia visione c'è!
rende visibile
questo disegno conclusivo latente
Immaginavi che
fosse possibile
la descrizione di una fine evidente.
Non ho dismesso tutti i vizi, le volontà
conservo lividi i miei affanni
cercando ancora tra le parti complicità
guardo la fine per fermarmi un momento.
Ricordi che finito il mondo
guardati le spalle io non vedo niente.
Resto senza alcun ricordo
non trovo un senso logico nel post-apocalittico.
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6. |
COS'E' CHE RIMANE
03:30
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Ti ho ascoltato perder sangue e
sotto voce
ultrasuono dentro il suono
mescolavi il tuo dolore
nella commiserazione.
Spezzata la luce fa più male.
Ti ho scoperto
dimostrati forte e antica
come il legno
ma se piangi ancora un po'
con la pioggia
puoi marcire dall'interno.
Spezzata la luce fa più male.
Spezzata la luce
ti acceca questa notte
sei armata di luce
continui a sanguinare
sei luce più potente
lama nella notte.
Poi arrivo io
che imparo solo
a non dire niente che
non potrei promettere.
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7. |
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8. |
L'INDIZIO
02:58
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Non è un vizio
la caccia al tesoro che doma l'indizio
desidererei restare da solo
difendo il mio spazio
abbia inizio la caccia al tesoro
io sono l'indizio
l'unico gesto
seguendo il percorso
consumi ogni vizio.
La regola è complice ci porta in un gioco invisibile
e conosco il tuo demone
ti cerca di notte spaventa anche me.
Ed io rimango sveglio
se precipita il mio sonno
resto fermo crollo e penso.
Sul mio fianco debole
mi stendo di notte proteggo anche me
aspettando immobile
il silenzio delle ombre zittisce e confonde
ciò che ho visto
è il classico gioco che cerca il mio assenso
non ha senso
il biasimo assillo che mi tiene sveglio
mi convincerai
che restare da solo sia stato uno sbaglio
l'ultimo segno
il mio occhio è logoro livido e stanco.
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9. |
NERO
03:39
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10. |
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Conosco le abitudini, so i prezzi
e non voglio comperare né essere comprato
Attratto fortemente attratto civilizzato sì civilizzato
Comodo ma come dire poca soddisfazione
comodo ma come dire poca soddisfazione
soddisfazione Signore
Conosco le abitudini so i prezzi
e non voglio comperare né essere comprato
Attratto fortemente attratto civilizzato sì civilizzato
Voglio ciò che mi spetta lo voglio perché mio m'aspetta
Uno sguardo più puro sul mondo che la civiltà è ora
pagando decidi: cosa, come, quando
Comodo ma come dire poca soddisfazione
comodo ma come dire poca soddisfazione
soddisfazione Signore.
Ventiquattromila pensieri al secondo fluiscono inarrestabili
alimentando voglie e necessità.
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DEMOMODE Messina, Italy
I DEMOMODE si formano a Messina nel 2008. Nello stesso anno pubblicano il loro primo singolo, Niente come niente. Il primo album arriva dopo due anni: nell’agosto 2010 esce Hai paura. Nel gennaio del 2013 entrano nel roaster dell’etichetta indipendente Dcave Records e iniziano la lavorazione del nuovo EP prodotto da Daniele Grasso e registrato al The Cave Studio di Catania. ... more
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